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Gugelhupf

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Gugelhupf

By lucia, 27 dicembre 2013

Gugelhupf

Gugelhupf o Kugelhupf?

Il Talismano (edizione 1986) lo chiama Kugelhupf, ma la mia amica blogger tedesca Zorra mi ha detto che il nome giusto è Gugelhupf (si dovrebbe pronunciare “google-hoopf” ma per me rimane impronunciabile!). E’ la versione meridionale tedesca del Ciambellone americano e il Panettone italiano. Tradizionalmente, si tratta di una torta fatta con un soffice impasto lievitato, che contiene uvetta e mandorle e alcune varianti contengono frutta candita. Viene cotto in uno speciale stampo con delle scanalature, a forma di anello che all’inizio veniva fabbricato con ceramica smaltata.
Degli scavi a Budapest, a Carnuntum (antica città romana non lontana da Vienna), nelle valli del Reno e in Francia hanno portato alla luce questi caratteristici stampi in bronzo con grandi scanalature e un foro nel mezzo. Da ciò si deduce che già gli antichi Romani abbiano gustato questo dolce.
I ricercatori ipotizzano che lo stampo abbia preso questa forma in onore del sole rotante. Analogamente al dolce Ebreo kugel, la parola “gugelhupf” deriva dal termine tedesco “Kugel”, che significa palla o globo, ma alcuni sostengono che ci sia un legame con la sua particolare forma, da ricercare in un copricapo contadino che avvolgeva a mo’ di turbante la testa. La tradizione, inoltre, voleva che si inserisse all’interno del kugelhupf una monetina che avrebbe portato fortuna a chi l’avesse ritrovata nella sua fetta.
Diversi dolci Gugelhupf oggi sono fatti con lievito in polvere invece di lievito di birra, questo rende la torta più facile e veloce da preparare, ma anche se cotti nello stampo tradizionale, hanno poco in comune con la versione originale.

Il procedimento dell’impasto è lo stesso di questa brioche salata, leggendolo sul Talismano potrebbe mandarci via la voglia di prepararlo, ma per fortuna oggi con le impastatrici tutto è più semplice. Ho seguito la ricetta di Ada Boni ma adattando il procedimento all’uso della planetaria.

Ingredienti

Preparazione

Prendere 75 gr dalla quantità complessiva della farina e versarla nell’impastatrice, sbriciolarvi il lievito di birra e con poca acqua appena tiepida, formare una pastella mescolando con un cucchiaino. Coprire con un canovaccio e mettere a lievitare per circa 15 minuti.  Unire il burro molto morbido, lo zucchero e mescolare a bassa velocità. Poi aggiungere una alla volta le uova (prima i rossi poi le intere) alternando con un po’ di farina e latte appena tiepido. Infine unire il sale. Lavorare l’impasto per 10-15 minuti a velocità media, fino a che la pasta risulta incordata (liscia e che si stacca in un solo pezzo). A questo punto unire l’uvetta sultanina (precedentemente bagnata con il rum), la buccia grattugiata del limone e a piacere il cedro candito tagliato a pezzettini, lavorare ancora per amalgamare il tutto, coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per 1ora circa in luogo tiepido. Imburrare abbondantemente uno stampo a ciambella (io non le ho messe, ma sul fondo andrebbero le mandorle), sgonfiare leggermente l’impasto e versarlo nello stampo. La pasta arriverà alla metà dello stampo, fare  lievitare ancora, fino al raddoppio del volume. Cuocere a 180° per circa 25-30  minuti e fino a che la pasta risulta ben dorata. Far raffreddare e spolverare abbondantemente di zucchero a velo.

Fonti: http://www.germanfoodguide.com/sweetdetail.cfm?sweet_nr=1
http://www.angiecafiero.it/2013/02/27/gugelhupf-o-kugelhupf/

In viaggio con L'Abbecedario Culinario della Comunità Europea, dall'idea di Aiuolik  siamo in Germania e ci ospita Simona del blog Briciole alla quale va la ricetta del Gugelhupf

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